È entrato in Procura a Genova denunciando una “aggressione fascista” ma ora è iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di simulazione di reato. A finire nei guai il segretario genovese della Fillea Cgil, la federazione degli edili, Fabiano Mura, indagato per “aver inventato” il blitz fascista di cui sarebbe stato vittima lo scorso 15 aprile da parte di due sconosciuti.
Ritirata la denuncia presentata appena 48 ore prima in commissariato il sindacalista durante un interrogatorio per chiarire i fatti ha ammesso davanti al magistrato di essersi inventato tutto.
La falsa versione nella denuncia
“Uno mi ha urlato comunista di merda, facendo il saluto romano, l’altro mi ha tirato un pugno, mi ha spintonato e mi ha colpito. E poi sputi”: così il sindacalista aveva descritto la presunta aggressione subita pochi istanti dopo essere uscito di casa per recarsi a un appuntamento con un un gruppo di operai, ma sono emerse le prime discrepanze tra il suo racconto e la realtà.

La Digos non ha trovato corrispondenza tra gli orari forniti dal sindacalista e l’appuntamento, né riscontri dalla telecamere di videosorveglianza presenti sul luogo.
La denuncia di Mura aveva provocato una reazione del sindacato e della politica: poche ore dopo la presunta aggressione in piazza Baracca a Sestri Ponente si era tenuta una manifestazione antifascista, a cui parteciparono tra gli altri l’Anpi genovese, la candidata sindaca del campo progressista Silvia Salis, l’ex ministro Andrea Orlando e l’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati.
La Cgil sospende il sindacalista
Alla vigilia dell’80mo anniversario della Liberazione il 24 aprile scorso il sindacalista è stato chiamato dal sostituto procuratore Federico Manotti a testimoniare, messo alle strette ha ammesso di non essere stato aggredito da alcun fascista: da persona informata sui fatti, così è diventato un indagato.
La vicenda però non è chiusa, esclusa la matrice politica, resta da accertare se è stato picchiato davvero ed eventualmente da chi? Nel frattempo la Cgil prende le distanze e procede con la sospensione del sindacalista: “a tutela dell’organizzazione, saranno attivate le procedure interne di garanzia attraverso la sospensione dell’iscrizione alla Fillea e quindi la revoca del distacco sindacale e di ogni incarico connesso alla persona coinvolta nei fatti”.
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