Sondaggi politici/ Cambiamento climatico: 18% non ci crede, per 61% le colpe sono di tutti

Il cambiamento climatico è uno dei dossier centrali delle politiche di tutto il mondo. Il tema è spesso al centro di dibattiti e non mancano i negazionisti nemmeno in questo campo, tra teorie e complotti. Ma cosa ne pensano gli italiani? A questa domanda hanno provato a rispondere i sondaggi politici firmati da Noto per Repubblica. Un dato emerge con chiarezza: quasi nove italiani su dieci sono preoccupati.

In base alle rilevazioni dell’istituto di Noto, l’89 per cento è preoccupato per il cambiamento climatico, mentre il 10 per cento è del parere contrario. Il restante 1 per cento ha preferito non rispondere al quesito. La maggiore preoccupazione si riscontra tra i giovani (picco del 94 per cento di preoccupati) e tra Centro e Sud e Isole, entrambe con il 91 per cento di preoccupati. Meno preoccupazione invece al Nord e tra la popolazione adulta.

I sondaggi sul cambiamento climatico

Secondo quanto reso noto dai sondaggi Noto, per il 77 per cento degli intervistati è in atto un cambiamento del clima determinato dall’inquinamento, mentre il 18 per cento non pensa che ci sia il cosiddetto climate change. Il restante 5 per cento ha preferito non rispondere. Le percentuali più elevate di negazionisti si ravvisano tra gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia, mentre l’inquinamento come causa del cambiamento climatico è indicata dal 95 per cento degli elettori del Partito Democratico e del Terzo Polo (Azione e Italia Viva). Secondo i sondaggi, inoltre, per il 61 per cento degli italiani le colpe sono di tutti indistintamente, per il 19 per cento le colpe sono dei Paesi non occidentali come Cina, India e Brasile che non rispettano le norme per combattere l’inquinamento, mentre per il 18 per cento le colpe sono dei Paesi industrializzati dell’Occidente. Il restante 2 per cento non prende posizione. Nonostante la preoccupazione, solo il 35 per cento sarebbe disposto a pagare più tasse se l’aumento fosse utilizzato esclusivamente per contrastare il cambiamento climatico: il restante 65 per cento è contrario.

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