Tempesta Vaia, cinque anni dopo

Vaia

Tra il 27 e il 29 ottobre del 2018 il nord est italiano è stato sconvolto dall’evento più distruttivo mai registrato nelle nostre foreste. Domenica 29 ottobre a Lavarone la corsa di beneficienza per la ricostruzione dell’opera Il Drago di Vaia, costruita con alcuni resti degli alberi schiantati e bruciata in un incendio doloso

Negli ultimi giorni di ottobre del 2018, dal 26 al 29 in particolare, il ciclone mediterraneo “Vaia” raggiunge le Alpi orientali per accanirsi sulle foreste dolomitiche e carniche. In poche ore in Trentino, sud Tirolo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e in piccola parte Lombardia, vengono strappati dalla terra in cui affondavano le radici circa 16 milioni di alberi.

La tempesta è stata provocata da intense correnti di scirocco, potenziate dal passaggio sul Mar Mediterraneo. Il vento si è incanalato lungo i versanti di molte valli alpine, raggiungendo velocità superiori ai 150 km all’ora. I danni causati dalla tempesta sono stati quantificati in circa 3 miliardi di euro. È stata la prima volta che un evento estremo ha reso così evidenti gli effetti della crisi climatica in atto in Italia, ed è stato l’evento più distruttivo mai registrato nelle foreste della penisola.

Due anni dopo il disastro, con circa 5000 dei resti degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia, l’artista Marco Martalar aveva realizzato il Drago di Vaia, il più grande in Europa, inaugurato nel 2021 e divenuto presto simbolo della comunità di Lavarone.

Drago Vaia

Nella notte del 29 agosto 2023 è stato completamente distrutto dalle fiamme in un incendio doloso. Domenica 29 ottobre, proprio a Lavarone (Tn) ci sarà il “Drago Vaia Trail”, la corsa di beneficenza per la ricostruzione dell’opera.  In una nota stampa, gli organizzatori dell’iniziativa si dicono soddisfatti della partecipazione all’evento, allestito dalla società la Sportiva 7 Comuni: sono attesi attualmente oltre 400 corridori, con le iscrizioni ancora aperte. Un numero superiore alle aspettative: per questo, si legge, “la manifestazione potrebbe avere un continuo”. Due i percorsi che gli iscritti possono scegliere per partecipare: quello più facile, di 12 km per un dislivello di 310 metri, o quello più lungo, di 20 km per un dislivello di 572 metri.  Prevista inoltre anche una passeggiata non competitiva di 3,7 km. La partenza sarà dalla località Gionghi Lavarone alle ore 10:00. L’intero ricavato dell’iniziativa andrà devoluto alla ricostruzione dell’opera.