
Il digitale può aiutare i Gestori ad adeguarsi alla nuova normativa ARERA. E anche a migliorare i servizi. Parola di Alia
31 marzo 2026. Per molti di noi questa data significa poco, ma per tutti i Gestori che si occupano di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, spazzamento e lavaggio strade questa è la deadline per adempiere agli obblighi di comunicazione telematica ad ARERA, previsti dal Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF), adottato con la delibera 15/2022/R/rif.
Scritto con l’obiettivo di uniformare i livelli di qualità contrattuale e tecnica dei servizi di igiene ambientale offerti agli utenti, il Testo unico di ARERA punta a garantire standard minimi ed omogenei per tutte le gestioni.
Sicuramente una buona notizia per i cittadini, ma allo stesso tempo una potenziale complessità per i gestori, che può comportare la necessità di rivedere le procedure di lavoro, un aumento dei costi, ma anche rischi di errori, incoerenze e persino sanzioni.
LA BEST PRACTICE DI DNA AMBIENTE E ALIA
Prevedendo tale complessità, alcuni operatori si sono mossi d’anticipo per offrire ai Gestori strumenti per semplificare il processo di rendicontazione previsto dal TQRIF. Tra questi, DNA Ambiente, l’ecosistema digitale per la gestione ambientale, che nel 2021 ha iniziato a sviluppare quella che sarebbe diventata una delle soluzioni più innovative e complete per la produzione real time della reportistica ad ARERA.
“Il sistema di regolazione avviato dall’Autorità ha reso inevitabile la transizione digitale del settore ambientale. La proposta di DNA Ambiente è stata sviluppata negli anni in modo nativamente digitale, anticipando le esigenze di un mercato che oggi si trova a dover gestire i nuovi sistemi di misura delle performance per garantire un livello di qualità, efficienza e trasparenza che sia compliant alla normativa” – Alessandro Lazzari, Board Member di DNA Ambiente
Al momento di entrata in vigore del Testo Unico, TREG – come è stato chiamato – era già disponibile per realizzare la sua mission: trasformare l’obbligo di adeguamento alle nuove regole in un boost di efficienza e qualità, sfruttando la reportistica come strumento di monitoraggio dei servizi.
Tra i primi clienti a testarlo c’è stata ALIA, una delle più grandi multiutility nel panorama italiano, che eroga servizi ambientali in 65 Comuni toscani compresi tra le Province di Firenze, Prato e Pistoia, per circa 1,5 milioni di abitanti.
REPORT E TABELLE IN UN CLIC
Uno dei motivi chiave per cui Alia ha scelto la soluzione TREG è la capacità della piattaforma di adattarsi perfettamente ai software gestionali aziendali, permettendo di estrarre i dati registrati e riadattarli in modo automatico agli obblighi imposti da ARERA, per comunicarli nel formato richiesto. Non solo, TREG azzera i tempi di produzione reportistica: le sue maschere compliant alla normativa vigente e la funzionalità di estrazione massiva permettono la produzione real time di report e tabelle per verifiche ispettive.
“Il percorso intrapreso con il team di esperti di Ambiente.it e l’adozione del TREG ci
consentirà di raggiungere una completa compliance normativa e una sostenibilità di governance aziendale a 360°. L’automazione dei processi consente di inserire in tempo reale all’interno della piattaforma informazioni derivanti dal processo operativo, con un livello di profondità che ci consente di monitorare addirittura la durata di una telefonata per gestire una pratica e quindi da questo derivare standard di qualità relativi all’efficienza del nostro call center” – Marco Veracini, Responsabile nell’area Sviluppo Applicativo ed Integrazioni della Direzione Sistemi Informativi di ALIA
COSÌ È FACILE DIVENTARE GESTORI VIRTUOSI
L’esperienza di Alia dimostra come una digitalizzazione sviluppata partendo dalle esigenze concrete delle aziende possa aprire nuovi spazi di ottimizzazione nella gestione ambientale, andando in un certo senso oltre il mero rispetto dei nuovi indicatori, obblighi e standard introdotti dall’Autorità.
Grazie a sofisticati, ma allo stesso tempo intuitivi, strumenti di consultazione e analisi, una soluzione come TREG consente di monitorare con regolarità l’andamento degli indicatori, correggendo eventuali anomalie o inefficienze, permettendo un tempestivo adeguamento dei servizi e gestendo le eccezioni con un intervento minimo dell’operatore. In questo modo raggiungere l’eccellenza diventa un obiettivo alla portata sia di colossi come Alia, sia di piccole società, riducendo la disomogeneità nella qualità dei servizi all’utenza a livello nazionale.
“Oggi – conclude Alessandro Lazzari – l’adeguamento al TQRIF viene ancora visto da molti Gestori come un’incombenza. Noi vogliamo cambiare questo approccio: vogliamo utilizzare la rendicontazione della qualità tecnica e contrattuale dei servizi ambientali come uno strumento per migliorare le performance che il gestore va a erogare all’utente finale, ossia il cittadino”.