Appello di Legambiente e di altre realtà che difendono l’ambiente e la mobilità dolce. Tra le misure richieste la conferma e il finanziamento in legge di bilancio del contributo economico per agevolare gli abbonamenti ai mezzi pubblici per tutto il 2023 e per il 2024
Alla ripresa dell’attività scolastica e dell’autunno tornano prepotenti nelle città i temi delle congestioni del traffico che anticipano di poco le emergenze di emissioni atmosferiche inquinanti. Riemerge così l’evidenza della necessità di politiche serie sul trasporto pubblico collettivo, soprattutto per rispondere alla crisi climatica in ambiente urbano e all’incalzante crisi economica.
Ma mentre la Germania conferma il D ticket a 49 euro mensili per i treni, già acquistato da oltre 10 milioni di persone, di cui quasi un milione sono nuovi utenti, l’Italia a parte alcune misure interessanti locali, come l’abbonamento per studenti a Roma di 50 euro annuali, ferma l’erogazione del Bonus Trasporti, introdotto a suo tempo dal governo Draghi come contributo economico per poter accedere a un abbonamento del trasporto pubblico.
Per questo le associazioni ambientaliste e della mobilità dolce chiedono al governo Meloni di rinnovare l’impegno per una mobilità democratica e sostenibile, confermando l’erogazione del Bonus Trasporti per tutto il 2023 e per il 2024 e il suo finanziamento in legge di bilancio come misura stabile con un fondo capace di servire un’ampia utenza. Il bonus ha infatti segnato un importante successo partendo con una dotazione di circa 100 milioni per il 2022 (percettori con reddito massimo di 35.000 euro), misura rinnovata dal governo Meloni di 100 milioni per il 2023 (questa volta con reddito massimo di 20.000 euro) con un valore di 60 euro mensili.
“Con oltre 1.875.600 bonus emessi il Bonus Trasporti – argomentano le associazioni firmatarie dell’appello (vedi l’elenco in fondo all’articolo) – ha permesso a migliaia di cittadini di poter accedere con un contributo al diritto alla mobilità in forma anche ambientalmente e socialmente sostenibile per accedere agli abbonamenti al trasporto pubblico incentivando una mobilità sostenibile anche economicamente”.
Recentemente invece il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha annunciato l’esaurimento del fondo, e temporaneamente disabilitato la richiesta di nuovi bonus sulla piattaforma, per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria, lasciando aperto una potenziale finestra per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti fino al completo esaurimento del budget totale che, ad oggi, risulta avere un saldo rimanente di 2.302.831,73 euro.
“In questa grave fase di crisi economica per tutti i cittadini più deboli – sottolineano le associazioni – è fondamentale garantire e incentivare il diritto a muoversi per lavoro e studio, favorendo il mezzo pubblico, in un momento di emergenza non solo economica, ma anche climatica. Per questo le associazioni visto il successo testimoniato dai numeri, sottoscrivono un appello al Governo per riconfermare con certezza e procedure facili il Bonus Trasporti come leva economica e di conversione ecologica reale anche in vista di autunni di congestione al traffico, costi dei carburanti e inquinamento atmosferico”.
* Famiglie senz’auto, Legambiente, FIAB Famiglie senz’auto, Legambiente, FIAB, Greenpeace Italia, Italia Nostra, AMODO, KYOTO CLUB, UTP – Utenti trasporto pubblico, Aigae, Federtrek, Iubilantes e Rete dei Cammini, Città Slow, Comuni Virtuosi, FIFTM – Ferrovie turistiche e museali, AITR associazione italiana turismo responsabile, Rete Vivinstrada, AICS, AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, AEC Italia – Associazione europea chemin-de-fer, WWF Liguria, Pump ACP, Salvaiciclistiroma, Mobilità Sostenibile VIII – Roma, Napoli Pedala, Bike to School, hub.MAT APS, Triciclo Genova.