Quella che sta venendo alla luce nelle ultime ore nelle acque del fiume Sile, in località Silea, nel Trevigiano, è una vicenda famigliare terribile e drammatica. I corpi di un uomo di 52 anni e di una donna di 55 sono stati ritrovati dai vigili del fuoco all’interno di un’auto sul fondale del fiume. Rosita e Mauro Dal Corso, residenti a Mirano, risultano essere fratello e sorella, figli della donna di 77 anni, Maria Bovo, che il 10 ottobre era stata ritrovata senza vita lungo il corso dello stesso fiume. Ai carabinieri di San Donà, il 9 ottobre, era stata presentata dagli zii dei due fratelli una denuncia di scomparsa di madre e figli, di cui si erano perse le tracce. Proprio quel giorno si sarebbe consumato il dramma, scoperto solo nel pomeriggio di ieri con il ritrovamento dei due corpi.
Le ipotesi degli inquirenti
I tre erano seguiti dai servizi sociali di Mirano. I fratelli risultavano scomparsi dal giorno del ritrovamento della madre, secondo quanto riporta TrevisoToday, che riferisce anche l’ipotesi degli inquirenti: tutti e tre si trovavano a bordo dell’auto che è finita nel fiume, una sorta di suicidio di madre e figli. Nella zona, però, non c’è alcuna telecamera utile per chiarire quanto accaduto, né tantomeno testimoni. Sarà quindi necessario attendere gli esami clinici.

Stando a quanto confermato da un primo esame medico, i corpi non presentavano segni di violenza. La procura di Treviso aprirà un fascicolo, per ora senza indagati, ordinando un esame autoptico sui corpi dei due fratelli. Quello sulla madre è già stato svolto diversi giorni fa. La donna non presentava alcun segno di violenza sul corpo: non sarebbe morta per annegamento ma per un infarto che potrebbe aver avuto prima che l’auto finisse in acqua.
L’articolo Treviso, recuperata auto nel Sile con due cadaveri a bordo: sono i figli della donna trovata morta nello stesso fiume proviene da Blitz quotidiano.