Tra i primi sette decreti firmati dal neoeletto presidente l’ordine esecutivo per l’uscita degli Stati Uniti dal trattato internazionale sul clima. Stop anche al Green New Deal e via a nuove trivellazioni di gas e petrolio
Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Il 20 gennaio alle 18 (ora italiana) ha prestato giuramento per il suo secondo mandato con una cerimonia che si è svolta all’interno della Rotonda del Campidoglio (è la prima volta dal 1985 che si svolge al chiuso a causa dell’ondata artica che sta colpendo il Paese). Presente anche la premier Giorgia Meloni, unico leader europeo invitato.
«L’età dell’oro dell’America inizia proprio ora. Da questo giorno in poi, il nostro paese prospererà e sarà di nuovo rispettato in tutto il mondo»
Ha esordito così il nuovo presidente degli Stati Uniti in un discorso di 20 minuti che ha toccato tematiche sociali, economiche, militari, ambientali. Ha parlato duramente di immigrazione, del fallimento dei sistemi sanitari ed educativi, della cattiva gestione degli incendi che hanno colpito Los Angeles. Ha affermato di voler restituire la fede, la ricchezza, la speranza, la sicurezza, la democrazia e la libertà ai cittadini americani “di ogni razza, religione, colore e credo”. Ha proclamato il 20 gennaio 2025 “Giorno della Liberazione“, affermando di voler realizzare il sogno di Martin Luther King. Il neoeletto presidente degli Stati Uniti sostiene di essere stato salvato da Dio per uno scopo ben preciso: rendere di nuovo grande l’America (il riferimento è all’episodio del proiettile che l’ha sfiorato lo scorso 13 luglio in Pennsylvania).
Nella seconda parte del suo discorso, Trump ha annunciato che avrebbe firmato una serie di ordini esecutivi storici, sottolineando che sarebbe stata una scelta dettata dal buon senso. Immancabile il tema dell’immigrazione illegale su cui ha fondato la sua intera carriera politica. Ha promesso quindi di fermare gli ingressi e inviare truppe al confine, di sconfiggere l’inflazione riducendo i costi, applicando tasse e dazi per i paesi stranieri. Sarà dichiarata l‘emergenza energetica nazionale e a tal proposito, ha annunciato il suo progetto di trivellazioni ed esportazione di gas e petrolio americano in tutto il mondo.
«Trivelleremo, tesoro, trivelleremo. L’America tornerà a essere una nazione manifatturiera e abbiamo qualcosa che nessun’altra nazione manifatturiera avrà mai, la più grande quantità di petrolio e gas di qualsiasi paese sulla Terra e la useremo, e loro la useranno»
Il tycoon ha promesso di porre fine al Green New Deal, revocando inoltre, l’obbligo dei veicoli elettrici e salvando l’industria automobilistica americana. Tra i primi 7 ordini esecutivi firmati dal neoeletto presidente, campeggia l’uscita dagli accordi di Parigi sul clima: «Risparmieremo tre miliardi di dollari» ha affermato il suo consigliere porgendogli l’ordine. Una decisione questa che ha sollevato immediatamente preoccupazioni da parte della Cina.
Non si è fatta attendere neanche la replica della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che al World Economic Forum di Davos, in Svizzera si è detta pronta a negoziare sul commercio con Trump. Sui temi ambientali ha affermato: «L’accordo di Parigi continua a essere la migliore speranza per tutta l’umanità. L’Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale».
Graziati 1.500 rivoltosi che il 6 gennaio 2021 avevano assaltato Capitol Hill. Revocate 78 leggi emanate da Biden, tra cui quella che consentiva alle persone transgender di servire nell’esercito. Tra l’altro eliminerà la possibilità di indicare un genere x sui documenti: «D’ora in avanti ci saranno solo due generi, maschio e femmina». Fine anche al diritto di cittadinanza per nascita, il cosiddetto Ius soli. Dal 20 gennaio gli Stati Uniti sono fuori anche dall’Oms. Inoltre sono state avviate le procedure per cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America e Trump promette, di riprendersi anche il canale di Panama. Grandi le ambizioni del neoeletto presidente che si spingono fino a Marte, sulla cui superficie, promette, ci sarà la bandiera a strisce e stelle.