Ucraina, Usa e Ue: “Nessuno scambio di territori senza l’ok di Kiev”. Macron: “Anche Trump è per il cessate il fuoco”

“Il colloquio con Donald Trump ha consentito di chiarire le sue intenzioni e, per noi, di esprimere le nostre attese. La volontà americana è di ottenere una tregua”. A dirlo è il presidente francese Emmanuel Macron al termine delle riunioni con Volodymyr Zelensky e Donald Trump, in videoconferenza a due giorni dal vertice in Alaska sull’Ucraina fra Putin e il presidente degli Stati Uniti. “Noi – ha aggiunto Macron – vogliamo che tutto quello che riguarda l’Ucraina venga discusso con l’Ucraina“.

Tra i punti chiave delle due riunioni in videoconferenza fra i leader europei e Donald Trump sulla guerra in Ucraina, si è parlato di questioni territoriali. “Le questioni territoriali che riguardano l’Ucraina – ha sottolineato Macron – saranno negoziate soltanto dal presidente ucraino, questa è la posizione che noi sosteniamo”. Secondo quanto trapelato finora, pur mantenendo pubblicamente una linea dura, Zelensky sarebbe disposto a firmare un’intesa che lasci a Mosca il controllo de facto dei territori già occupati, a condizione che l’accordo sia legato al “piano europeo” di garanzie di sicurezza. Allo stesso tempo, il presidente ucraino avrebbe sollecitato i partner a respingere qualsiasi proposta che possa emergere in sua assenza dal summit in Alaska.

Antonio Costa: “Trump condivide, nessun negoziato al posto di Kiev”

“Il presidente Trump ha condiviso con noi tre obiettivi molto importanti: prima di tutto il cessate il fuoco, poi che nessuno oltre all’Ucraina può negoziare ciò che riguarda l’Ucraina, e terzo elemento la disponibilità degli Stati Uniti di condividere con l’Europa gli sforzi per rafforzare le condizioni di sicurezza quando avremo ottenuto una pace duratura e giusta per l’Ucraina“. A dirlo è il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa al fianco di Emmanuel Macron al termine della videocall con Donald Trump, auspicando “un grande successo” dell’incontro di venerdì con Vladimir Putin per aprire “il cammino della pace”.

Starmer: “Vogliamo robuste garanzie per l’Ucraina”

A parlare è stato anche il premier britannico Keir Starmer che ha dichiarato che il Regno Unito resta impegnato ad assicurare un “incrollabile sostegno all’Ucraina affinché i suoi confini internazionali non siano cambiati con la forza”, invocando con gli alleati europei e la Nato “garanzie di sicurezza robuste e credibili per difenderne l’integrità territoriale come parte di qualunque accordo” con la Russia. Starmer ha poi ribadito la volontà di “continuare a lavorare al fianco del presidente Trump” , ringraziato assieme agli alleati per i suoi sforzi negoziali, e al presidente Zelensky per una pace giusta e duratura”.

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