Un microfono nei fondali dell’Amp Punta Campanella svelerà il canto del mare

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L’Area marina protetta tra i golfi di Napoli e Salerno ha installato con la Stazione Zoologica A. Dohrn un microfono subacqueo per studiare i suoni provenienti degli ecosistemi marini e dalle attività umane

Nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, in penisola sorrentina, in sinergia con la Stazione Zoologica A.Dohrn, è stato installato un “idrofono”, un microfono subacqueo capace di intercettare i suoni di origine biologica, come quelli degli invertebrati, dei pesci e dei cetacei, ma anche geofisici, come onde, vento, pioggia e anche quelli generati da attività antropiche, come barche e pesca.

L’insieme di questi suoni genera dei paesaggi sonori sottomarini che costituiscono una preziosa fonte di informazione sull’ecosistema. È l’ecologia acustica o eco-acustica, una disciplina emergente e innovativa che studia questi paesaggi sonori in modo da monitorare la biodiversità, l’attività delle comunità animali e la pressione antropica su un ecosistema.

Un monitoraggio discreto, senza alcun impatto ambientale e molto esteso nel tempo. L’acustica è uno dei principali strumenti di comunicazione del mondo animale. Attraverso questi dati sarà possibile, per esempio, comprendere meglio i periodi di corteggiamento e riproduzione di alcuni pesci, il passaggio di cetacei nell’area marina protetta, i picchi di queste attività animali, per poter individuare periodi particolarmente sensibili in modo da adottare misure di salvaguardia. Così come saranno registrati i mesi con i maggiori rumori causati dalle attività antropiche, quali diporto e pesca. Tutte informazioni utili per conoscere meglio lo stato di salute degli ecosistemi sommersi e per attuare misure di tutela più efficaci in determinati periodi dell’anno.

Amp Punta Campanella
Idrofono nei fondali dell’Amp Punta Campanella

I cetacei come delfini e balenottere, che dipendono dal suono per le loro funzioni vitali, sono particolarmente vulnerabili all’inquinamento acustico generato dal traffico marittimo cresciuto in maniera considerevole negli ultimi decenni. Nonostante le acque costiere siano tra le aree più soggette alle attività umane, gli studi dedicati alla caratterizzazione dei paesaggi sonori costieri nel Mediterraneo rimangono limitati. La zona di Punta Campanella, tra i golfi di Napoli e Salerno, sulle rotte per Sorrento, Positano e Capri, è caratterizzata da un notevole traffico marittimo, soprattutto nei mesi estivi. L’Area Marina Protetta ha portato avanti progetti di tutela dei cetacei, come Life Delfi, coordinato dall’Irbim Cnr, e come Life sea.net, coordinato da Legambiente, per monitorare e tutelare il sito Natura 2000 “Fondali Marini di Punta Campanella e Capri”.

L’idrofono posizionato nei fondali permetterà di analizzare il paesaggio sonoro dell’AMP, fornire nuovi dati per i progetti Life, identificare la distribuzione e l’abbondanza delle specie e valutare l’impatto dell’attività antropiche sugli ecosistemi marini. I dati ricavati potranno supportare la definizione di misure di mitigazione, quali la regolamentazione del traffico marittimo e il monitoraggio delle specie più sensibili. I rilevamenti arricchiscono la ricerca scientifica e sensibilizzano sull’importanza della tutela della biodiversità e degli ecosistemi marini.

«Uno strumento importante e innovativo per la ricerca scientifica, il monitoraggio e la sensibilizzazione ambientale, tre azioni fondamentali per la nostra Area Marina Protetta – sottolinea il Presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace – Un progetto che rafforza ulteriormente la sinergia con la Stazione Zoologica A.Dohrn».

«L’AMP di Punta Campanella si conferma un laboratorio naturale per la ricerca, dimostrando come tecnologia, scienza e sensibilizzazione possano unirsi per la tutela del nostro mare» commenta Franscesco Caruso, responsabile del progetto per la Stazione Zoologica A.Dohrn.

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