Padova, 15 ott. (askanews) – “Ho detto, sono un problema, vedrò di esserlo. Dopo Zaia scrivi Zaia. Io non trovo corretto che vengano messi i veti a questi livelli. A me è stato vietato di ricandidarmi e ne prendo atto, le leggi si rispettano. Mi è stato vietato di fare la lista civica, ne prendo atto perché comunque non sono candidato presidente. Ma poi che mi sento dire che non posso neanche avere il nome da nessuna parte,… decisamente no”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, a Padova con i giornalisti, a margine dell’apertura della campagna elettorale di Alberto Stefani, candidato presidente del centrodestra alle regionali.
Alla domanda dei giornalisti se dopo le regionali si presenterà alle supplettive per il Parlamento (a seguito delle dimissioni di Stefani, se dovesse essere eletto governatore), Zaia ha risposto: “Per essere eletti in Consiglio regionale bisogna essere votati e quindi bisogna avere rispetto per i cittadini. Dopo non ve lo so dire. Non ho nulla di pianificato, credetemi. Però bisogna essere anche un po’ fatalisti nella vita, altrimenti ti rovini la vita”.