Teneva nella sua casa di Sciacca, nell’Agrigentino, ben 25 cani. Nulla di allarmante se si fosse trattato di un regolare allevamento ben curato. Ma così non era. La cittadina faceva vivere gli animali in condizioni igienico sanitarie precarie, al punto che il Comune è stato costretto a intervenire, prelevando i cani e trasferendoli in apposite strutture. La situazione andava avanti da diverso tempo e più volte era stata oggetto di proteste e lamentele da parte dei vicini di casa della proprietaria dell’appartamento.
Lo sgombero forzato
L’intervento di sgombero è stato effettuato dagli accalappiacani del comune, assistiti dagli agenti dalla polizia municipale e in collaborazione con i carabinieri della compagnia di Sciacca. Altre volte in passato, quando le autorità avevano provato ad intervenire, la padrona dei cani aveva opposto resistenza. La stessa cosa ha tentato di fare anche ieri, ma stavolta l’operazione è stata portata regolarmente a termine. I cani sono stati trasferiti nei canili con i quali il comune di Sciacca è convenzionato, dove saranno sottoposti a controlli clinici e veterinari.
L’assessore: “Condizione incompatibile con rispetto degli animali”
“Si è posto fine ad una condizione di assoluta invivibilità, incompatibile con qualsiasi principio di rispetto degli animali d’affezione”, ha detto l’assessore al Randagismo Agnese Sinagra. “Situazioni così precarie – ha concluso – degenerano in veri e propri maltrattamenti, e il comune scongiurerà il ripetersi di situazioni simili”.
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