
Il circolo di Legambiente “Lo Sperone” ha aperto una mostra permanente che ospita una collezione di reperti fossili provenienti da tutto il mondo. Un’idea diventata realtà grazie all’amore per la natura della comunità cittadina
A San Giovanni Rotondo, sul Gargano, il circolo di Legambiente “Lo Sperone” ospita una mostra permanente di fossili rari. Conchiglie, pesci, trilobiti, ammoniti, e rocce che risalgono ai tempi dei dinosauri sono ora esposti nei locali dello storico circolo che organizza aperture al pubblico per turisti, appassionati di paleontologia, e scolaresche di studenti di tutte le età. «Un museo, anche piccolo, in questo paese è un luogo molto importante. La cosa che ci rende più orgogliosi è che ora possiamo dare l’opportunità ai nostri figli di vedere e toccare le cose che studiano a scuola, come i fossili e le conchiglie, che prima potevano vedere solo stampati sui libri – dice Antonio Tortorelli, presidente del circolo – E la cosa più bella è che la realizzazione di questa mostra è in tutto e per tutto frutto dell’aiuto della collettività che ci è vicina».
La collezione, infatti, è stata donata da una famiglia di Udine a Legambiente durante il periodo della pandemia da Covid-19. Giorgio Sane e Licia Cragnolini per decenni ha raccolto, studiato, datato e catalogato reperti fossili trovati soprattutto nella Carnia, in Friuli-Venezia Giulia, ma anche durante vari viaggi intorno al mondo. “Questa collezione privata vogliamo farla rivivere, liberandola dallo scantinato della nostra abitazione, affidandola alla custodia del circolo “lo Sperone”. La collezione crea un legame affettivo e geologico tra i nostri due splendidi patrimoni carsici: la Carnia e il Gargano, in un legame indissolubile fatto di amore per la natura, per la bellezza e la cura dell’ambiente, un messaggio che affidiamo alle generazioni di giovani che tanto devono allo studio e alla conoscenza” scrive la coppia di benefattori per accompagnare la presentazione della nuova mostra paleontologica.
Ricevuti i reperti fossili però, si è presentato il problema di dove esporli, ma ancora una volta la benevolenza della comunità ha risolto ogni ostacolo: «Fortunatamente dopo poco tempo si sono liberati i locali attigui alla sede storica del nostro circolo; con l’aiuto del Comune e dei nostri soci siamo riusciti ad allargare i nostri spazi per ospitare la mostra. – racconta Tortorelli – I lavori di ristrutturazione dei locali sono stati donati dai professionisti che ci supportavano, così come le librerie, le vetrine e gli espositori sono stati donati dai cittadini di San Giovanni. Infine, Grazia Biancofiore, una nostra socia che è geologa ha allestito la mostra che abbiamo inaugurato a settembre 2023».
Dall’inaugurazione, poi, la collezione si è ampliata con reperti locali, recuperati nelle cave vicino a San Giovanni Rotondo, che i cittadini hanno consegnato a Legambiente per custodirli. Ad esempio, ora la mostra ospita anche alcuni frammenti dello scheletro di un “mammut” molto primitivo e di altri grandi mammiferi vissuti nel Gargano, dei denti di megalodonte, e chissà in futuro quali altri spettacolari reperti verranno ritrovati e affidati alle cure di Legambiente.