Clima, in Europa sono aumentati del 9% i decessi legati al caldo

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Nell’arco di 30 anni, dal 1990 al 2022, l’incremento è arrivato anche all’11% nell’Europa meridionale, Italia compresa. I dati dell’ultimo Rapporto Lancet Countdown

Un graduale aumento del 9% dei decessi legati al caldo nel periodo compreso tra il 1990 e il 2022, con picchi che arrivano al +11% nell’Europa meridionale, inclusa l’Italia. Incremento sensibile anche per il numero di giorni di caldo estremo, che toccano una crescita del 41% nello stesso periodo. Sono i dati allarmanti della seconda edizione del rapporto The Lancet Countdown in Europe 2024, che traccia i progressi in materia di salute e cambiamenti climatici nel continente.

I dati sono pubblicati da The Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo, nell’ambito del progetto The Lancet Countdown, per informare i governi e le Nazioni Unite sulle tendenze climatiche. Il nuovo rapporto, pubblicato il 13 maggio, esplora 42 indicatori che monitorano gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute, nonché le opportunità mancate dell’azione per il clima in Europa. Il quadro descritto è preoccupante: nel 2021, l’insicurezza alimentare, moderata o grave, ha colpito quasi 60 milioni di persone in Europa; per 11,9 milioni di queste, l’insicurezza è attribuibile a un numero maggiore di giorni di ondate di calore e di mesi di siccità. Nel 2022, inoltre, le perdite economiche dovute a eventi estremi legati al clima sono state stimate in 18,7 miliardi di euro.

I metodi alla base degli indicatori presentati nel rapporto 2022 sono stati migliorati e sono stati aggiunti nove nuovi indicatori, che riguardano malattie come la leishmaniosi, le zecche, la sicurezza alimentare, le emissioni sanitarie, le emissioni basate su produzione e consumo, gli investimenti in energia pulita e l’impegno scientifico, politico e mediatico su clima e salute. Considerando che gli impatti negativi sulla salute legati al clima e la responsabilità dei cambiamenti climatici non sono uguali a livello regionale e globale, questo rapporto cerca anche di riflettere sugli aspetti di disuguaglianza e giustizia, evidenziando i gruppi a rischio in Europa e la responsabilità dell’Europa nella crisi climatica.

Il cambiamento climatico, “sta già causando danni alla vita e alla salute delle persone in tutta Europa”, ha riferito Rachel Lowe, direttrice di Lancet Countdown in Europe. “Il nostro rapporto fornisce prove dell’allarmante aumento degli impatti sanitari legati al clima in tutta Europa, tra cui la mortalità dovuta al caldo, le malattie infettive emergenti e l’insicurezza alimentare e idrica”.

“L’idoneità climatica per vari agenti patogeni e vettori di malattie sensibili al clima è aumentata in Europa (ad esempio per il virus del Nilo occidentale, dengue, chikungunya, Zika, malaria, leishmaniosi e zecche, che diffondono la malattia di Lyme e altre malattie)”. E sul fronte dei combustibili fossili siamo ancora indietro: l’uso del carbone è aumentato al 13% dell’approvvigionamento energetico totale dell’Europa nel 2021 rispetto al 12% nel 2020, e 29 dei 53 Paesi della regione europea dell’Oms continuano a fornire sussidi per i combustibili fossili.