
Lo scritto sul clima è frutto di “processo sinodale” in vista della Cop30. “Non c’è giustizia ambientale senza conversione ecologica”
Le Chiese del Sud del mondo hanno presentato a Papa Leone un documento sul clima. “È il frutto di un processo sinodale, di un discernimento spirituale e comunitario tra Chiese sorelle del Sud del mondo: Africa, Asia e America Latina e Caraibi. Contiene i principali punti di difesa, proposte e denunce avanzate dalla Chiesa, in conformità con il Magistero di Papa Francesco e Papa Leone XIV, in relazione alla crisi climatica e alle questioni che saranno discusse alla Cop30“, ha detto il cardinale Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre, Brasile, in una conferenza stampa in Vaticano.
“Presentiamo oggi questo documento a Papa Leone XIV e vogliamo che venga preso in considerazione nella fase preparatoria della Cop30. Il suo messaggio è chiaro: non c’è giustizia climatica senza conversione ecologica, e non c’è conversione ecologica senza resistenza alle false soluzioni“, ha sottolineato il cardinale dell’Amazzonia, che ha aggiunto anche una riflessione sui costi della crisi climatica. “Non sono un economista ma se non ci sono delle rinunce, non ci saranno passi in avanti in questa tematica. È ora di una conversione e c’è un prezzo da pagare. O prendiamo decisioni coraggiose, oppure non so come sarà il futuro delle prossime generazioni”.

In più occasioni l’aveva sostenuto anche Papa Francesco, che tante volte era tornato a parlare di clima e giustizia climatica e ambientale, anche attraverso le due Encicliche.
“I paesi ricchi dovrebbero riconoscere e pagare il loro debito ecologico, senza continuare a indebitare il Sud del mondo” ha aggiunto sullo stesso tema il cardinale Filipe Neri Ferrão, arcivescovo di Goa e Damão, in India. “Come Chiesa, al di là delle critiche, vogliamo promuovere alternative: programmi educativi, nuovi percorsi economici basati sulla decrescita, economie circolari, spiritualità ecologica, politiche di protezione, accompagnamento di donne e ragazze, le più colpite, e rafforzamento delle reti interreligiose per la difesa della vita. Vogliamo che la Cop30 – è l’appello del cardinale in rappresentanza delle Chiese d’Asia – non sia solo un altro evento, ma una svolta morale”.
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