Gestione forestale, chi sono i vincitori del premio Comunità Forestali Sostenibili 2023

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A Ecomondo sono stati proclamati i vincitori della quinta edizione del premio voluto da PEFC Italia e Legambiente per sostenere e rilanciare le buone pratiche di gestione forestale nelle aree interne del Paese. Dalla selvicoltura preventiva in Val di Susa al “bagno di foresta” sul Monte Amiata

Dall’innovativo progetto di prevenzione degli incendi in Val di Susa alla tecnologia dei contenitori per alimenti biodegradabili e compostabili, fino alla silvoterapia nel Bosco del Sorriso in provincia di Biella e al “bagno di foresta” sul Monte Amiata. Sono alcuni dei progetti e delle attività di gestione forestale sostenibile vincitori del premio “Comunità Forestali Sostenibili 2023”, organizzato da PEFC Italia, l’ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale, e Legambiente. Promossa in collaborazione con Ecomondo, AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), Fondazione Edoardo Garrone e UNCEM (Unione Nazionale dei Comuni e delle Comunità Montane), la premiazione si è svolta nel corso di Ecomondo 2023, la Fiera Internazionale dedicata alla Green e Circular Economy. L’evento ha visto anche la partecipazione della Direzione generale dell’economia montana e delle foreste (DIFOR) del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di Federforeste, del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali), Confagricoltura, SISEF (Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale) e della Nuova Ecologia. Giunta alla sua quinta edizione, l’iniziativa punta a valorizzare le buone pratiche di gestione territoriale e forestale, evidenziando percorsi virtuosi capaci di creare valore e di imprimere una traccia da seguire per migliorare sempre di più la qualità del patrimonio boschivo nazionale e dei servizi ecosistemici correlati.

Cinque le categorie di premio: migliore gestione forestale sostenibile; migliore filiera forestale; miglior prodotto di origine forestale; miglior servizio ecosistemico e migliore comunicazione forestale. A queste si aggiungono tre menzioni speciali individuate dai partner del premio.

“Le realtà premiate sono esempi virtuosi che vorremmo rappresentassero delle best practice a cui ispirarsi, perché si investa sempre di più nei boschi in termini di bioeconomia, prevedendo quindi una prospettiva multifunzionale che tenga in considerazione le risorse e, allo stesso tempo, i servizi che ne possono derivare”, commenta Marco Bussone, Presidente di PEFC Italia.

“L’Italia è in forte ritardo nella pianificazione e gestione forestale e nella valorizzazione delle filiere forestali del made in Italy”, commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente. “Oltre a prevedere interventi nazionali ad hoc non più rimandabili, è fondamentale anche valorizzare e replicare quelle buone pratiche già in atto dal Paese a partire anche da quelle che raccontiamo con il premio Comunità forestali sostenibili e che coniugano in primi sostenibilità ambientale e innovazione”.

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Da sinistra: Antonio Nicoletti, Federica Barbera e Antonio Brunori a Ecomondo 2023

I vincitori delle categorie

1) In Val di Susa la selvicoltura preventiva genera circolarità

Ad aggiudicarsi il Premio Gestione Forestale Sostenibile è il progetto PReFeu, finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Piemonte e nato dalla collaborazione tra il Consorzio Forestale Alta Val Susa, il Comune di Oulx, le Unioni dei Comuni in Val Susa, l’impresa La Foresta, l’Università di Torino, il Sistema Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, le ditte forestali, le segherie locali e le associazioni di proprietari. In seguito a disastroso incendio di Mompantero, avvenuto in Val Susa nel 2017, gli attori coinvolti hanno messo in campo una strategia per ridurre il rischio di ulteriori eventi catastrofici adottando tecniche di selvicoltura preventiva, supportate da una pianificazione territoriale specifica. Attraverso operazioni come l’abbattimento programmato e il fuoco prescritto, il progetto ha consentito di moderare la densità della foresta, riducendo le possibilità di incendi su larga scala. Il legno tagliato da questi interventi ha permesso di creare una filiera locale con la produzione di mobili, parquet e assi da costruzione, generando una circolarità utile a contribuire ripagare gli interventi stessi.

2) Fare “gruppo” per tutelare il patrimonio forestale

Il Premio Filiera Forestale è stato assegnato a Conlegno Trust, consorzio privato senza fini di lucro, nato in Lombardia per tutelare il patrimonio forestale e la biodiversità. Il consorzio milanese offre l’opportunità della certificazione di gruppo a tutte quelle aziende, aventi i necessari requisiti, che vogliono ottenere e mantenere la certificazione sostenendo costi inferiori di circa il 50% rispetto alla “certificazione individuale”. La certificazione di gruppo promossa dal consorzio Conlegno Trust riunisce 129 aziende con la certificazione PEFC e 48 con la certificazione FSC, tra cui realtà di piccole dimensioni e con un ridotto numero di dipendenti e fatturato, che altrimenti non potrebbero accedere alla certificazione forestale.

3) BIOPAP vince con le vaschette alimentari biodegradabili

Il Premio Miglior Prodotto di Origine Forestale è stato assegnato a BIOPAP®, marchio che ha brevettato il suo sistema di contenitori e vaschette alimentari compostabili e biodegradabili, resistenti a temperature estreme. I contenitori sostenibili BIOPAP® sono coerenti per prodotti biologici e provenienti da filiere controllate certificate PEFC, con materie prime forestali di origine europea. La biodegradabilità dei prodotti dell’azienda di Settimo Milanese, dalla carta da banco ai piatti compostabili, è oltre il 90% in meno di 6 mesi. Una crescita che ha portato alla recente apertura di un nuovo stabilimento che consente di raddoppiare la capacità di produzione da 50 a 100 milioni di contenitori/anno

4) Servizi Ecosistemici: sul monte Amiata si premia il benessere forestale

Il Premio Miglior Servizio Ecosistemico va al Consorzio Forestale del Monte Amiata che, per primo, ha ottenuto a livello internazionale la certificazione di “idoneità al benessere forestale” e, a livello italiano, quella turistico-ricreativa. Sono state individuate e messe a disposizione dei visitatori tre specifiche aree forestali per offrire un’esperienza salutistica del bosco, grazie a una serie di attività di cui si può fruire autonomamente, soli o in compagnia, come l’immersivo bagno di foresta (forest bathing) nelle fustaie di faggio. Un progetto che valorizza il patrimonio boschivo, attivando una circolarità ecosistemica a favore della comunità locale e delle attività turistico-ricettive della zona.

5) Con il Wood Architecture Prize, Klimahouse rivoluziona lo storytelling del legno

Il Premio Miglior Valorizzazione Forestale va a Klimahouse, manifestazione leader sul risanamento e l’efficienza energetica in edilizia che valorizza e promuove l’uso del legno, che ha anche istituito il primo premio in Italia sull’architettura in legno: il Wood Architecture Prize. Nata da un’idea di Fiera Bolzano, in collaborazione con il Politecnico di Torino e lo Iuav di Venezia, l’iniziativa promuove una nuova cultura del costruire, rivolgendosi a una community di professionisti e aziende che vogliono scommettere su una nuova architettura. Un premio che rivoluziona la narrazione dell’edilizia, raccontando un’architettura più sana, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Consulta il Report Foreste 2023 di Legambiente

Menzioni speciali

Sono tre le menzioni speciali assegnate dai partner in occasione del premio Comunità Forestali Sostenibili 2023.

La menzione “Foreste Bene Comune” dell’UNCEM – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani va a CRC – Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ente senza fini di lucro, privato e autonomo, che promuove lo sviluppo economico e sociale attraverso strategie, progettualità e l’erogazione di contributi a favore di enti, associazioni, istituzioni pubbliche.  Nel campo della Green economy favorisce lo sviluppo di filiere forestali di prossimità, agevola percorsi di comunità e mette in rilievo i legami tra territori montani, rurali, urbani tramite sinergie e dialogo tra soggetti pubblici, imprese, terzo settore. Con una serie di erogazioni avvenute attraverso una serie di bandi, l’ente sta contribuendo a rilanciare il settore forestale del cuneese, sia in ambiente montano che collinare e planiziale, supportando la pianificazione e la certificazione di 4.000 ha di foreste. L’erogazione di questi finanziamenti contribuisce quindi a rilanciare con sostenibilità il territorio rurale di una provincia economicamente attiva, ma spesso lontano dai contesti forestali che rappresentano il 37 % del territorio.

Ad aggiudicarsi la menzione “Bioeconomia” da parte della Fondazione Edoardo Garrone è invece il progetto di Forest Bathing, in Piemonte, ideato e curato da Enrico De Luca con la rete di guide “Wool Travel Experience”. Un’immersione nella natura e nei boschi per migliorare la salute fisica e sociale, rafforzando la connessione con l’ambiente e gli alberi, le relazioni interpersonali e la coesione sociale. Degno di menzione è lo sviluppo di pacchetti di viaggio che uniscono la scoperta di un territorio con il benessere in natura, ispirandosi ai principi del turismo responsabile, scoprendo le risorse enogastronomiche e agevolando l’incontro con le persone che vivono i luoghi visitati.

La menzione “Filiera Energetica” di AIEL va infine all’impresa boschiva veneta Holzmede di Amedeo De Nardin, che opera in tutto il Nord Italia eseguendo lavori boschivi e interventi di ripristino ambientale, riforestazione e miglioramento di boschi degradati, con una particolare attenzione alla cippatura delle biomasse, secondo il principio di “uso a cascata del legno”. Soprattutto in questi ultimi anni l’attività di impresa boschiva di Holzmede si è concentrata sulla pulizia dei boschi colpiti dalla tempesta Vaia e nel prelievo di legname colpito da bostrico; questo materiale legnoso, che difficilmente trova una valorizzazione economica nell’industria del legno, viene destinato prima alla produzione di cippato, in diverse classi di qualità, e successivamente, a partire dai residui di questa lavorazione, alla produzione di pellet. Sul fronte della qualità Holzmede ha certificato i biocombustibili legnosi che produce, non solo secondo gli standard PEFC per garantire sostenibilità e tracciabilità, ma anche secondo lo standard BiomassPlus per il cippato ed ENplus® per il pellet, cercando un posizionamento sul mercato caratterizzato dalla qualità e dalla convergenza con la legislazione attuale più sfidante.