Novara e Assa insieme per fare la differenza

Un'operatrice ecologica di Assa Novara

Intervista al sindaco Alessandro Canelli, alla guida della città dal 2016. Anche grazie all’azienda in house del Comune che si occupa di igiene ambientale e manutenzione del verde, la percentuale della raccolta differenziata ha superato il 73%, con quella puntuale sempre più ramificata. E intanto nel centro piemontese fioriscono alberi, piste ciclabili e presto la prima comunità energetica a governance pubblica

Novara Assa, un binomio che sta facendo la differenza. Ottanta per cento di raccolta differenziata, estensione della raccolta puntuale a nuovi quartieri della città, e ancora comunità energetiche, più alberi e più piste ciclabili. Sono gli obiettivi, prefissati già per il breve periodo, a Novara, guidata dal 2016 dal sindaco Alessandro Canelli, al suo secondo mandato.

Novara Assa, che margini di sviluppo ci sono per la raccolta differenziata nella sua città?

Alessandro Canelli, sindaco di Novara
Alessandro Canelli, sindaco di Novara

Novara è stata pioniera su questo fronte. Sin dai primi anni Duemila avevamo già raggiunto ottimi livelli. Da allora abbiamo continuato a insistere su questo percorso che oggi ci porta a registrare una percentuale del 73,57%. Il nostro obiettivo è alzare ulteriormente questa percentuale attraverso l’estensione della raccolta puntuale. In questo momento questo servizio viene applicato in cinque quartieri della città. Da quando è partito in maniera strutturata nel 2021, dunque nel periodo post Covid, ha già dato risultati significativi con un abbassamento di circa il 12% della quota di indifferenziato. Dove c’è la tariffa puntuale per i cittadini è previsto uno sconto forfettario sulla Tari del 3-4%. In Italia tra le città capoluogo di provincia siamo al terzo posto per la tariffa sui rifiuti meno cara. E questo nonostante l’aumento dei costi di tutti i servizi connessi alla raccolta dei rifiuti. Adesso puntiamo da un lato a raggiungere nel più breve tempo possibile la percentuale dell’80% di raccolta differenziata e, dall’altro, a estendere a nuovi quartieri la tariffa puntuale.

Come sta rispondendo la città?

In proporzione rispetto alle situazioni di partenza, nei quartieri più popolari abbiamo finora registrato i risultati migliori. Adesso, l’ultimo quartiere in cui è partita la sperimentazione della tariffa puntuale è Sant’Agabio, il più multietnico della città. Per informare tutti i cittadini dell’attivazione del nuovo servizio stiamo predisponendo un volantino in più lingue. Sempre in questo quartiere abbiamo già organizzato una serie di incontri con i rappresentanti delle varie comunità religiose per spiegare loro come si fa la raccolta differenziata e illustrare tutti i servizi che il Comune di Novara e Assa, mettono a disposizione gratuitamente, dal ritiro dei rifiuti ingombranti all’attivazione delle isole ecologiche.

Sul potenziamento di quali servizi il Comune e Assa stanno lavorando?

Tra le priorità c’è il potenziamento delle isole ecologiche. Attualmente ne sono attive due, puntiamo a portarle a quattro in modo da averne una per ogni quadrante della città. Un altro fronte aperto è quello dell’impiantistica. Sette anni fa siamo riusciti a bloccare per nove anni il prezzo per il conferimento a smaltimento dei rifiuti indifferenziati all’impianto di A2A dopo l’esaurimento delle volumetrie e la chiusura della discarica di Barengo. Per la parte organica invece è in fase di implementazione il biodigestore a San Nazzaro Sesia. È un impianto che attualmente produce compost e che a brevissimo produrrà anche biometano e biogas.

Tra le tipologie di rifiuti su cui sono stati ottenuti dei risultati importanti negli ultimi tempi ci sono gli oli esausti e i Raee. Su quali iniziative avete puntato per invogliare a conferire un numero sempre maggiore di cittadini?

Per tutte le tipologie di rifiuti a Novara, fatta eccezione per il quartiere Dalmazia, la raccolta stradale non è più attiva dal 2006. Per incentivare la raccolta degli oli esausti vegetali ci siamo così rivolti prima ai supermercati dove abbiamo attivato dei punti di conferimento e, da tre anni a questa parte, anche alle scuole elementari e medie, promuovendo un concorso tra i diversi istituti novaresi. Il risultato è stato davvero sorprendente: oggi solo all’interno delle scuole raccogliamo circa il 50% degli oli esausti raccolti in totale in città. Quest’anno nelle scuole superiori abbiamo attivato anche la raccolta dei Raee. Il valore aggiunto di queste iniziative è che vi hanno aderito da subito anche le associazioni ambientaliste locali, dal circolo “Il Pioppo” di Legambiente a Novara Green.

Novara Assa si conferma un’alleanza anche a misura di cittadino. Quali sono stati i vostri ultimi investimenti per dare questa fisionomia alla città?

Per il trasporto pubblico locale abbiamo fatto una scelta ben precisa, trasformando in house la nostra azienda municipalizzata, la Sun – Servizi urbani novaresi. Oltre che essere una scelta conveniente, in questo modo abbiamo anche voluto proteggere il patrimonio di risorse umane e di investimenti che Novara ha fatto per decenni. In parallelo abbiamo investito molto sul rinnovo del parco mezzi che oggi sono al 70% ecologici. Inoltre sui tetti dei magazzini dell’azienda abbiamo fatto installare degli impianti fotovoltaici in modo che l’energia prodotta vada ad alimentare direttamente i mezzi. Gli altri vengono alimentati da una stazione per l’erogazione di metano che abbiamo realizzato ad hoc. Abbiamo esentato dal pagamento del ticket gli over 73 che possono così spostarsi in pullman tutto l’anno gratis. Abbiamo raddoppiato il numero di chilometri di piste ciclabili. Abbiamo reso il PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile, ndr) a tutti gli effetti la bussola che orienterà i nostri investimenti nei prossimi anni.

Cos’altro c’è in cantiere?

Stiamo lavorando alla costituzione di una comunità energetica a governance pubblica con il Comune che farà sia da acquirente che da produttore di energia: un pivot che aggancerà in questa iniziativa anche i privati e le aziende che vorranno esserne parte attiva. La mia amministrazione ha ereditato un piano regolatore che per decenni aveva ingessato la sviluppo della città. Noi abbiamo cominciato a fare un po’ di manutenzione di questo piano e quanto si è creata l’opportunità di accogliere un polo logistico di Amazon in prossimità del casello autostradale e che ha portato con sé circa 1.100 posti di lavoro nuovi, abbiamo detto di sì ma a patto che le opere di compensazione ambientale dell’azienda fossero previste in siti dismessi per riqualificarli col verde oppure per completare i parchi urbani già esistenti. In questi anni abbiamo piantato tantissimi alberi soprattutto in ambito periurbano, dunque in  periferia raddoppiando il patrimonio del verde pubblico della città. Più alberi significa anche un budget maggiore per la manutenzione del verde, passato da 600 a quasi 900.000 euro. Ma siamo convinti che sia questa la strada giusta da seguire per uno sviluppo sostenibile della città. E le dieci posizioni conquistate nell’ultimo report “Ecosistema Urbano” di Legambiente e Il Sole 24 Ore lo dimostrano.

Leggi anche
Assa Novara premia le scuole vincitrici del Bottigliolo