I due orsi sono stati avvistati in una zona più interna del Parco d’Abruzzo Lazio e Molise. Sono sospese le attività di ricerca, mentre continuano quelle di monitoraggio. Il sindaco di San Benedetto dei Marsi ha emanato un’ordinanza in cui è stata vietata ogni forma di avvicinamento agli orsi
Arrivano buone notizie dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sulla sorte dei due cuccioli dell’orsa Amarena fuggiti nelle campagne del Fucino a seguito dell’uccisione della madre e le cui ricerche sono andate avanti senza sosta per giorni.
In una nota pubblicata ieri, 5 settembre, sul canale Facebook dell’Ente Parco si legge che “con grande sollievo possiamo darvi conferma definitiva che, ad oggi, i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti. I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L’avvistamento è avvenuto in un luogo ancora più interno del Parco rispetto al punto dell’ultimo avvistamento”.
I due cuccioli, dunque, stanno bene, sono in grado di nutrirsi da soli e hanno dimostrato di essere in grado di orientarsi anche senza l’aiuto della madre, raggiungendo una zona più interna al Parco, lontana da San Benedetto dei Marsi, meno antropizzata e meno pericolosa. Avendo osservato nei due cuccioli capacità di sopravvivenza, il Parco ha deciso di sospendere, per il momento, le attività di cattura proseguendo invece quelle di monitoraggio, necessarie per tenere sotto controllo gli spostamenti dei cuccioli, abituati dalla mamma a un home range che va dalle zone più selvagge del Parco a quelle più antropizzate, e per ricavare gli elementi necessari per le decisioni future.
Sebbene siano tornati in zone più interne, infatti, i due cuccioli non sono ancora fuori pericolo. “È bene ricordare che le possibilità di sopravvivenza non sono alte – prosegue la nota – e che le insidie, anche naturali (come le interazioni con altre specie), sono molte”. A questo vanno aggiunti anche i rischi di origine antropica: le interferenze causate dagli umani potrebbero portare a un nuovo allontanamento dei due cuccioli e a una possibile nuova separazione.
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Non a caso, il 2 settembre il sindaco di San Benedetto dei Marsi ha emanato un’ordinanza in cui è stata vietata ogni forma di avvicinamento o interazione, a piedi, in auto o con altri mezzi, agli orsi bruni marsicani, insieme al divieto di fotografarli e riprenderli. Dal canto suo, il Parco ha lanciato un vero e proprio appello rivolto a media, cittadini e amministrazioni, in cui si chiede di non intralciare le operazioni di monitoraggio mettendo da parte il desiderio di andare nei luoghi in cui si trovano i cuccioli; di segnalare la presenza dei cuccioli alle autorità competenti in caso di avvistamento fortuito e di evitare tentativi di avvicinamento; di procedere a basse velocità nelle strade del Parco e in quelle che lo collegano con l’area meridionale del Fucino. “Comprendiamo pienamente la preoccupazione dei media – conclude la nota Facebook – come quella dei cittadini e delle cittadine, ma di certo non sarà la curiosità egoriferita a dare futuro a questi orsi”.
Nel frattempo, a San Benedetto dei Marsi è stata indetta una manifestazione nazionale per Amarena che si svolgerà domenica 10 settembre.