Referendum Trentino, stravince il sì: “Orsi e lupi sono un grave pericolo per la sicurezza pubblica”

orso

Ha votato il 63% degli aventi diritto in 13 Comuni. Per oltre il 98% di loro, i grandi carnivori sono pericolosi e danneggiano l’economia e le tradizioni locali. Nessuna conseguenza a livello giuridico

Val di Sole, Trentino.  La convivenza tra esseri umani e grandi carnivori, soprattutto orsi, è un tema sempre più caldo. Trovare un modo per gestirli al meglio o eliminarli dal territorio? Domenica 27 ottobre i residenti di 13 Comuni sono stati chiamati alle urne per esprimersi su un quesito formulato dal Comitato “Insieme per Andrea Papi”, nato dopo la morte di Papi, il 26enne ucciso dall’orso JJ4 il 5 aprile 2023. La consultazione popolare era, appunto, solo di carattere consultivo, perché le regole per la gestione dei grandi carnivori sono suddivise tra Trento, Roma e Bruxelles e non sono di competenza della Comunità.

Il quesito proposto ai votanti era: “Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?”.

Ha votato il 63% degli aventi diritto, a dimostrazione dell’importanza dell’argomento sul territorio. E ha stravinto il SI’. Per il 98,58% dei votanti (7.731) la presenza di orsi e i lupi in valle di Sole, nella val di Pejo e in val di Rabbi è «un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali».

L’esito della consultazione, per ora, non avrà conseguenze dal punto di vista giuridico.