Stato dell’Unione, Von der Leyen: “Sul Green deal europeo manteniamo la rotta”

Ursula von der Leyen.

Nel discorso pronunciato alla plenaria dell’Eurocamera a Strasburgo la presidente della Commissione conferma l’impegno per una transizione “giusta ed equa”. Appello di Legambiente al Governo Meloni: “Basta inutili passi indietro, politiche energetiche vecchie e miopi, che puntano sulle fonti inquinanti”

“Sul Green deal europeo manteniamo la rotta. Rimaniamo ambiziosi. Manteniamo la nostra strategia di crescita. E ci impegneremo sempre per una transizione giusta ed equa”. Lo ha detto nel discorso sullo Stato dell’Unione del 2023, pronunciato il 13 settembre alla plenaria dell’Eurocamera a Strasburgo, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.

La presidente ha ricordato i picchi record di caldo di questa estate parlando di “pianeta in ebollizione”. “La Grecia e la Spagna sono state colpite da devastanti incendi, e solo poche settimane dopo sono state colpite nuovamente da devastanti inondazioni. E abbiamo visto il caos e la carneficina provocati da condizioni meteorologiche estreme, dalla Slovenia alla Bulgaria e in tutta la nostra Unione”, ha ricordato.

Sulla necessità per l’Europa di continuare a investire sulle fonti rinnovabili, specie nel settore dell’agricoltura, Von der Leyen ha dichiarato che la Commissione europea presenterà “un pacchetto di misure europee sull’energia eolica”, che si accelererà “ulteriormente il rilascio dei permessi” e che si miglioreranno “i sistemi di aste in tutta l’Ue”.

Non è mancato un passaggio sulla politica aggressiva portata avanti dalla Cina sul fronte dei veicoli elettrici. “La Commissione sta avviando un’indagine anti-sovvenzioni nel settore elettrico dei veicoli provenienti dalla Cina – ha commentato – I mercati globali sono inondati di auto elettriche cinesi più economiche”, a prezzi “mantenuti artificialmente bassi da ingenti sussidi statali. Questo distorce il nostro mercato. Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali”.

Legambiente: “Il Governo Meloni ascolti le parole della presidente della Commissione”

“Il discorso di oggi della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen – ha affermato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – mette in primo piano il tema del green deal europeo, che deve essere la bussola per tutti i paesi a partire dell’Italia. Per questo chiediamo al Governo Meloni, che invece sta percorrendo la strada opposta puntando ancora sulle fonti fossili al centro del nuovo Pniec e su un possibile ritorno al nucleare, di ascoltare le parole della presidente della Commissione Ue e di indirizzare l’Italia velocemente verso una transizione ecologica ed energetica. Basta inutili passi indietro, politiche energetiche vecchie e miopi, che puntano sulle fonti inquinanti. Il Paese ha bisogno di un deciso cambio di rotta che metta al centro l’innovazione e le rinnovabili e politiche climatiche più ambiziose perché la crisi climatica in atto che riguarda tutto il mondo, come ci ricorda sia la terribile alluvione che in questi giorni ha colpito la Libia sia i dati sulla fusione dei ghiacciai che abbiamo diffuso oggi con il bilancio della nostra campagna Carovana dei Ghiacciai, si contrasta solo attraverso interventi e politiche coraggiose non più rimandabili”.

“L’Italia ha bisogno in primis di un Pniec più ambizioso portando l’obiettivo di riduzione delle emissioni dal 40,3% al 65%, di realizzare su tutto il territorio nazionale 11 GW all’anno di impianti a fonti rinnovabili, soprattutto fotovoltaici ed eolici, semplificandone e accelerando gli iter autorizzativi, di definire un piano nazionale per la depurazione con il completamento veloce degli interventi sulla rete e prevedendo più risorse rispetto alle poche messe a disposizione col Pnrr; di implementare la capacità impiantistica di riciclo e riuso – prosegue Ciafani – A livello internazionale è fondamentale che rilanci una cooperazione internazionale mettendo al centro il Mediterraneo e l’Africa in un progetto comune che vada oltre gli interessi dei singoli Stati e delle imprese e che punti solo sulle fonti pulite”.

“L’Italia – conclude il presidente di Legambiente – ha tutte le carte in regola per diventare l’hub europeo delle rinnovabili, e non quello del gas; senza dimenticare che è culla di tante buone pratiche, progetti e storie, che arrivano spesso dal basso, e che stiamo raccontando con la nostra campagna nazionale e itinerante lungo l’Italia I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale che domani farà tappa in Piemonte per parlare della rivoluzione energetica che passa anche attraverso un sistema di riscaldamento e raffrescamento sostenibile grazie alle pompe di calore più innovative”.

Ministro Pichetto Fratin: “Su transizione auto Italia mantiene un approccio neutro”

Sempre oggi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin è stato presentato il Rapporto realizzato dall’Osservatorio delle Imprese della Facoltà di ingegneria civile e industria dell’Università La Sapienza, focalizzato su tre temi centrali nella transizione ambientale ed energetica, ovvero la siccità, la transizione dell’automotive e l’efficienza degli edifici. Sulla transizione del settore auto, il ministro ha posto l’accento sull’”approccio neutro dell’Italia, per tecnologie che possano conciliare captazione ed emissione”, riferendosi in particolare ai biocarburanti avanzati, nei quali il ministero ricorda che l’Italia è leader di produzione assieme alla Germania.

Infine sull’efficienza energetica delle abitazioni l’attenzione è stata posta sulla direttiva “Case Green”. Il rapporto chiede di puntare su fotovoltaico, eolico, biometano, teleriscaldamento, sostituzione di caldaie a gas con impianti a pompa di calore, sviluppo della mobilità elettrica e ibrida, produzione di idrogeno verde e relativa installazione di elettrolizzatori. In proposito il ministro ha ricordato che è stato attivato presso il suo dicastero “un gruppo di lavoro per la verifica delle classi energetiche e anche degli strumenti con cui intervenire sulla decarbonizzazione”.