Brighton West Ham, De Zerbi vuole passare un sabato sera in testa alla classifica della Premier League
Con due 4-1 nelle prime due gare di Premier League, il Brighton di Roberto De Zerbi fa notizia un po’ ovunque. Dopo avere dominato contro Luton e Wolverhampton, oggi alle ore 18.30 l’asticella si alza nel confronto tra le mura amiche con il West Ham, collocato a due lunghezze di distanza in classifica. L’occasione di mantenere il primato, occupato insieme ai due mostri – Manchester City e Arsenal – è ghiotta e il tecnico italiano non l’ha nascosta nella conferenza di vigilia: «Siamo in ottima condizione. C’è una bella atmosfera e vorremmo finire sabato sera in testa alla classifica con 9 punti». Non nascondendo, peraltro, che l’ambizione potrebbe rafforzarsi in caso di ulteriori mosse sul mercato nelle ultime battute, con la dichiarata ricerca di un centrocampista e un attaccante. Proprio il fronte offensivo, del resto, sta colpendo l’attenzione: nessuno finora ha segnato come il Brighton e non è detto che sia un dato favorito dagli avversari finora incontrati.
Il Daily Telegraph si è posto una domanda: «Perché il Birghton non può essere una squadra da Champions League?». La risposta l’ha data il bomber Solly March, autore finora di 3 reti che lo collocano in cima alla classifica cannonieri, che ha detto come De Zerbi gli abbia espressamente ordinato di arrivare a quota 15 gol perché «le ali della grandi squadre toccano questa cifra». E lui, può farlo, proprio perché il mister ha dato alla squadra una convinzione fortissima: chi gioca per il Brighton è convinto di poter battere chiunque.
Sul Daily Mail, Martin Keown ha scritto della presenza di una «vera autorità nel modo in cui il Brighton affronta le partite» e di come venga esercitata sia col pallone tra i piedi che nella fase di riconquista. Contro i Wolves si è avuta «una prestazione che ha rasentato la perfezione», anche grazie alle iniziative coraggiose di Kaoru Mitoma e alla velocità di Enciso, il diciannovenne paraguaiano fermatosi per almeno 4 mesi per un infortunio al ginocchio. Da qui, l’esigenza di agire sul mercato in tempi stretti.