Texas paga spie delle gravidanze: premio 10mila dollari a chi denuncia aborto

Texas vara legge anti aborto, aborto vietato dopo sei settimane dal concepimento, quindi aborto praticamente impossibile e fuorilegge. E questo è stato scritto e reso noto. Ma c’è un particolare della nuova legge texana (legge che la Corte Suprema Usa a maggioranza conservatrice-trumpiana) si è rifiutata di bloccare), un particolare enorme e  nonostante questo alquanto sacrificato dalle cronache, diciamo non visto.

Wanted e taglia

Il particolare è che la legge istituisce una nuova figura sociale: la spia della gravidanza (altrui) non portata a termine. Secondo legge chiunque in Texas può denunciare quel che ritiene sia stato un aborto nascosto. Se aborto dopo sei settimane è reato, che la denuncia di un reato sia possibile ne è la conseguenza. Ma il “particolare” della legge si allarga, si estende fino a configurare una sequenza wanted e poi taglia, ovviamente in dollari, per ogni donna colpevole portata in Tribunale.

La caccia

Vale un premio di diecimila dollari portare in Tribunale una donna che ha abortito e farla condannare. Diecimila dollari, li paga il Texas se la donna denunciata è condannata per aver abortito, se la causa va “a buon fine” in Tribunale il cacciatore di donne incinte che non “regolarmente” partoriscono incassa la taglia. Tutto molto americano, anzi molto texano: wanted di Stato, hunter privati, Corte, giuria e sceriffo che paga la taglia. 

Sei settimane

Altro particolare della legge texana anti aborto: sei settimane dal concepimento è lasso di tempo entro il quale una donna spesso non può neanche essere sicura di essere incinta, figurarsi decidere di abortire e poi farlo davvero. Sei settimane dal concepimento come tempo in cui abortire è legittimo è un velo ipocrita, anzi un trucco furbastro per non legiferare aborto vietato e basta. Velo e trucco grottescamente e sinistramente ammantati di biblica obbedienza: sei settimane perché a sei settimane ci sarebbe già cuore e battito cardiaco del feto. Il che è un presupposto religioso travestito da rilevazione scientifica. Ma questa non è una esclusiva texana, anzi è un must a molte latitudini del pianeta Terra abitato da umani.