«Cinema in Verde»: a Roma il primo Festival dedicato ai film che parlano d’ambiente

Effetto speciale di Roma con Tevere in secca. Immagine tratta dal Film Siccità

L’iniziativa porta in concorso sei pellicole inedite e internazionali, arricchite da momenti di dibattito con registi, attori e professionisti. Appuntamento all’Orto botanico dal 28 settembre al 1° ottobre

Un architetto che si batte per dare un po’ di ossigeno alla propria città; la lotta delle nuove generazioni per mantenere l’ultimo scampolo di verde in un quartiere di periferia; un’inchiesta giornalistica su alcune alghe tossiche che rivela la responsabilità ambientale e sanitaria delle industrie agricole. Sono alcune delle storie che saranno presentate a «Cinema in Verde», prima rassegna cinematografica romana interamente dedicata all’ambiente e alla sostenibilità, che dal 28 settembre al 1° ottobre ospiterà sei film internazionali e avrà come location d’eccezione l’Orto Botanico di Roma.

Festival Cinema in verde roma

I film in concorso

La prima edizione della kermesse vede in concorso sei film provenienti da vari Paesi e mai proiettati nelle sale italiane: “Green Tide”, di Pierre Jolivet, tratto da una storia vera, che segue l’indagine ambientale di una giornalista in Bretagna dopo il ritrovamento di alcune alghe verdi e tossiche sulle spiagge francesi; “The Dam” di Ali Cherri, ambientato in Sudan, che racconta vita e sogni di uno degli operai di una rudimentale fabbrica di mattoni; “The Horizon”, di Emilie Carpentier, che esplora i desideri di Adjia, diciottenne parigina alla conquista di una personale consapevolezza politica e ambientale. E poi, ancora “And the birds rained down”, di Louise Archambault e ambientato in Canada, dove tre uomini anziani scelgono di vivere in modo selvaggio, legati al mondo esterno solo attraverso un uomo che compra la loro marijuana coltivata illegalmente; “Beating sun”, di Philippe Petit, il cui protagonista è un tenace paesaggista che lotta per creare un giardino naturale e aperto a tutti nel centro di Marsiglia; infine, “Pluto”, di Renzo Carbonera, unica pellicola italiana in cui Franco “Chief” Carling, veterano dell’esercito americano, vive in completa solitudine, ossessionato dalla paura del nucleare. Il vincitore verrà premiato con il primo Ginkgo d’oro, conferito durante l’ultima giornata del festival da una giuria di professionisti del settore cinematografico e ambientale.

Il festival propone anche una rassegna di film già usciti in sala negli ultimi anni che hanno contribuito a creare una cultura sensibile all’ambiente. Ogni mattina, da giovedì a sabato, sono inoltre in programma workshop sulla realizzazione di documentari a tema scientifico e ambientale, rivolti soprattutto ai più giovani, con l’apporto di documentaristi e giornalisti, tra cui Stefano Liberti.

Spazio anche al confronto tra registi, attori e professionisti coinvolti nella rassegna. Tra questi, un talk in cui il regista Paolo Virzì racconterà la genesi del film Siccità insieme all’ambientalista che ha ispirato il suo film e allo scrittore Bruno Arpaia, e l’intervento dell’attore Andrea Pennacchi prima della visione del film “Pluto”, di cui è protagonista.

L’iniziativa, ideata e realizzata da Silverback, dall’Orto Botanico-Dipartimento di Biologia Ambientale e dal Polo Museale della Sapienza, è supportata dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma.

L’ingresso è libero su prenotazione sul sito Cinema in verde