Man on Fire – Il fuoco della vendetta: una storia vera alla base del film?

Man On Fire – Il fuoco della vendetta, film del 2004, non è direttamente basato su una storia vera, anche se l’autore del libro da cui è stato tratto si è ispirato a due fatti realmente accaduti, quello del rapimento del figlio di un uomo d’affari di Singapore e della vicenda di J. Paul Getty. Il romanzo omonimo, pubblicato nel 1980, adattato in un primo lungometraggio nel 1987, è stato scritto da Philip Nicholson con lo pseudonimo di A. J. Quinnell.

Il primo evento storico che è stato d’ispirazione per Nicholson è stato il rapimento del figlio maggiore di un uomo d’affari di Singapore, tenuto in ostaggio per un riscatto. L’uomo d’affari si rifiutò di pagare il riscatto nel caso in cui gli altri figli fossero diventati un obiettivo. Una storia simile è accaduta durante il rapimento del nipote di Jean Paul Getty. Il nipote di Getty fu rapito mentre si trovava a Roma e poi trattenuto per un riscatto di 17 milioni di dollari che il nonno, all’epoca considerato l’uomo più ricco del mondo, non intendeva pagare.

Il film, diretto da Tony Scott, segue l’ex agente della CIA John Creasy (Denzel Washington) mentre accetta con riluttanza un lavoro come guardia del corpo di Pita (Dakota Fanning), la figlia del ricco uomo d’affari Samuel Ramos (Marc Anthony). Le cose precipitano quando un uomo armato (Jesús Ochoa) rapisce Pita e Creasy deve combattere una serie di poliziotti e criminali corrotti per ritrovare la bambina. Il film ha ricevuto recensioni contrastanti ma ha incassato 130 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di produzione di 60-70 milioni di dollari.

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